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[...] Mi mette in mano il blocco degli schizzi, sono disegni solo orientativi, poco più che
le tre battute musicali prima di una jam session allo spasimo che potrebbe prendere le direzioni
più diverse, schizzi rapidi, iterati più volte nella stessa pagina, visto che ha bisogno di
ripeterli fino a metabolizzare l’idea, quando con un tratto più forte marca gli spessori, inarca
i vuoti, progetta tagli e salti di quota. E solo allora passa alla costruzione del quadro [...]
Alida Maria Sessa
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